Ginevra, Svizzera | I russi e gli americani, giovedì, hanno proseguito a Ginevra il dialogo strategico iniziato a giugno sulle rive del lago di Ginevra da Vladimir Putin e Joe Biden nel tentativo di appianare le tante divergenze che minano i rapporti tra Mosca e Washington.
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Un membro della delegazione permanente della Russia a Ginevra ha affermato che il nuovo incontro, che si svolge a porte chiuse e in assenza dei media, è iniziato intorno alle otto del mattino, ora locale.
Si prevede che le discussioni tra le delegazioni guidate dal Dipartimento di Stato n. 2, la signora Wendy Sherman dalla parte degli Stati Uniti e il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov occupino gran parte della giornata.
“La delegazione statunitense attende discussioni fruttuose”, ha scritto su Twitter il rappresentante permanente degli Stati Uniti a Ginevra, riproducendo due foto pubblicate dal suo omologo russo.
Vediamo la signora Sherman stringere la mano al signor Ryabkov e ad un altro mentre i due delegati si fronteggiano attorno a un lungo tavolo da conferenza, con microfoni di base, targhette di tutti e bottiglie di acqua minerale.
La pandemia richiede che tutti i partecipanti indossino una maschera protettiva.
Bonnie Jenkins, il sottosegretario di Stato per gli affari del disarmo, ha sottolineato durante la conferenza di mercoledì che gli Stati Uniti volevano che l’incontro di giovedì portasse a “passi concreti”. Ha aggiunto che oltre al disarmo, le discussioni dovrebbero concentrarsi su nuove tecnologie, spazio e intelligenza artificiale (AI), secondo l’agenzia di stampa ATS.
È la Russia che riceve questa volta. Il precedente incontro si è svolto a fine luglio presso la residenza del rappresentante permanente degli Stati Uniti, su una collina a Ginevra, a poche centinaia di metri dalla rappresentanza russa.
Quindi le due parti hanno discusso principalmente del controllo degli armamenti.
Durante il loro storico vertice del 16 giugno, Joe Biden e Vladimir Putin (che sono a capo dei due più grandi arsenali nucleari del mondo) hanno insistito sul fatto che dovrebbero parlarsi, nonostante le molte fonti di disaccordo. Hanno sottolineato che anche al culmine della Guerra Fredda, Mosca e Washington erano in dialogo per evitare il peggio.
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