Professione dal canale del cinema 14 agosto 2021
Due anni dopo il suo promettente debutto dietro la macchina da presa con LA RAGAZZA NELLA NEBBIA (2017), lo scrittore italiano Donato Carisi ha adattato ancora una volta al cinema uno dei suoi film più venduti. L’UOMO DEL LABIRINTO riunisce due dei più grandi attori degli ultimi decenni ed è un thriller terrificante ed elettrizzante con un enorme tocco finale.
coniglio gigante
Da DONNIE DARKO (Richard Kelly, 2001), tutti hanno imparato a stare attenti ai personaggi con la testa di coniglio. Sfortunatamente per lei, questo è il brutto incontro che Samantha (Valentina Pelé) ha avuto mentre andava a scuola nella scena prequel di L’UOMO DAL LABIRINTO (2019): viene rapita in un camion e scompare senza lasciare traccia. Ma quindici anni dopo, ecco che riprende conoscenza su un letto d’ospedale, molto disorientata e soprattutto completamente perduta la memoria. È stata trovata tramite una chiamata anonima, ma nessuno sa come sia ricomparsa o cosa le sia successo durante la detenzione, a parte il fatto che deve essere stata coinvolta in un gioco sadico sviluppato dal suo rapitore. A seconda del suo esito di fronte a enigmi sempre più difficili, è stata “premiata” o punita nel gigantesco labirinto che fungeva da sua prigione.
Fakir ha trascorso così tanti anni nel rapimento che i suoi genitori sono morti nel frattempo, ma l’investigatore privato che hanno assunto ha deciso di riprendere comunque le indagini. Va detto che l’uomo (interpretato da Tony Servillo) ha appena scoperto che sta morendo e che può esalare l’ultimo respiro in qualsiasi momento, quindi il tempo stringe se vuole risolvere questo enigma a cui sta resistendo. Per farlo, può contare su un talento molto speciale che non roviniamo, il che non sarebbe molto per lui da superare il Dr. Green (Dustin Hoffman), un analista che sta cercando di aiutare Samantha a recuperare la sua memoria . Per risolvere questo labirinto mentale e scoprire prima l’identità dell’uomo dietro questo caso. Abbiamo capito che anche il titolo di L’HOMME AU LABYRINTE ci stava a cuore, visto che il film si diverte a sviare lo spettatore nei meandri di una sceneggiatura a volte molto bizzarra e dove i colpi di scena si legano in un carnoso colpo di scena finale .
Santa Bestia Tony Servillo
Per adattare il suo romanzo pubblicato nel 2017 con il titolo L’ÉGARÉE, Donato Carrisi ha scelto di affidarsi per la seconda volta alla grande tragedia italiana Toni Servillo. Quest’ultimo ha infatti occupato il ruolo principale di LA RAGAZZA NELLA NEBBIA, primo lungometraggio di Carizzi (già thriller), nel quale abbiamo trovato anche il nostro connazionale Jean Reno. Tony Cervello è un vero tesoro nazionale d’Italia: famoso attore e regista di teatro, dirige anche opere liriche, e anche la sua carriera cinematografica non dovrebbe essere da meno. Girava con il connazionale Paolo Sorrentino, e con la dedica di quest’ultimo nel 2008 al film politico IL DIVO, ha vinto il Premio della Giuria a Cannes.
Ancora meglio, quell’anno, Tony Cervello era in cartellone anche per il capolavoro della mafia napoletana, Gomora (Matteo Garrone), che vinse il Gran Premio della Giuria della Croisette. E qualche anno dopo, la coppia Servillo-Sorrentino ha nuovamente assaporato i premi più prestigiosi con la commedia LA GRANDE BELLEZZA (2013), che ha vinto l’Oscar per il miglior film in lingua straniera. Insomma, quando Tony Servillo ha deciso di recitare nel cinema, raramente si sbaglia, e ci è voluto un attore della statura di Dustin Hoffman per dargli la risposta nel film “Man from a Lab”. Dopo i problemi di salute, il premio Oscar anni ’80 e il duo sono diventati una rarità sui nostri schermi, motivo in più per incassare la sua presenza e il duo che forma con la bestia sacra Tony Cervello, principale punto di forza del film di Donato Carisi film.
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