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1200 miliardi di dollari | I repubblicani ritardano il piano infrastrutturale di Biden

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(Cincinnati) Il Senato degli Stati Uniti mercoledì ha rifiutato di avviare in questa fase una revisione del piano di investimenti infrastrutturali da $ 1,2 trilioni, che è fondamentale per la strategia di Joe Biden, ma non è riuscito, affermando di essere ottimista sul resto delle azioni parlamentari.


Gli eletti repubblicani, che hanno una minoranza di blocco, si sono opposti all’apertura dei dibattiti parlamentari durante la prima prova di questo gigantesco piano, tanto caro al presidente democratico.

Il ya près d’un mois, le président démocrate avait annoncé s’être entendu avec des élus des deux partis pour investir cette somme considerable sur huit ans, dans les route, les aéroports, les’net eau aux flow high.

Joe Biden si è recato mercoledì a Cincinnati, una città dell’Ohio, nel nordest degli Stati Uniti, e ha fatto un punto che ha ricordato questa convenzione informale dei rappresentanti eletti dell’opposizione: “Vengo da una tradizione […] Dove quando ci stringiamo la mano, e basta, manteniamo la nostra promessa”.

Sì! Un giornalista della CNN lo ha interrogato durante un dibattito pubblico per vedere se credeva in un voto affermativo a partire da lunedì prossimo per aprire discussioni sui dettagli del suo piano.

“E noi ripareremo il tuo dannato ponte!” Disse con risate e applausi. Si riferiva a un’infrastruttura molto vicina a Cincinnati, il Brent Spence Bridge, di cui si discute da anni di ristrutturazione, e che è un emblema della vecchia infrastruttura americana.

“Non ci sono molte gru”

Il leader democratico del Senato Chuck Schumer avrebbe voluto iniziare i lavori parlamentari mercoledì.

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Ma i repubblicani hanno considerato la mossa affrettata. “Abbiamo bisogno di più tempo”, ha detto il senatore Todd Young all’AFP.

Vacillano le discussioni sui mezzi per finanziare queste spese, dopo che i repubblicani hanno bocciato un dispositivo che avrebbe rafforzato la lotta all’evasione fiscale.

Anche se il voto fallisce, il testo deve rimanere. I 22 negoziatori delle due parti hanno confermato in un comunicato stampa di “aver compiuto progressi significativi e di essere pronti a raggiungere un accordo”.

Uno di loro, il repubblicano moderato Mitt Romney, ha persino menzionato una data per lunedì prossimo per concludere il loro lavoro.

Oltre alle infrastrutture “classiche”, per le quali è probabile che ottenga voti repubblicani, il presidente Joe Biden vuole massicci investimenti in energia verde, salute o istruzione.

A causa dell’opposizione dei repubblicani a maggiori spese in queste aree, i democratici sono pronti ad andare avanti da soli con un piano parallelo, attualmente valutato a 3,5 trilioni di dollari.

Per farlo intendono utilizzare una procedura di legge di bilancio, che consente di ridurre a 50 su 100 il numero di voti necessari per l’adozione di un testo in Senato (contro 60 voti).

Tuttavia, non avrebbero resistito a una sola defezione, cosa ancora incerta viste le diverse sensibilità presenti nelle loro file. “Non abbiamo molte leve”, ha ammesso il senatore Bernie Sanders, uno dei simboli della sinistra americana.

“Non possiamo permetterci di non fare questi investimenti”, ha confermato Joe Biden venerdì durante un viaggio al Congresso.

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