Netflix è un’enorme libreria di film e non è sempre facile da navigare. Ecco una piccola selezione di prodotti da vedere.
1. The Amazing Story of the Island of Roses (Sydney Cebelia, 2020)
Amanti dei film floreali, questo film è per voi! Siamo nel 1968, all’alba degli anni Settanta, e un giovane occidentale amante della libertà stravolge le regole tradizionali del patriarcato. Era l’era degli abiti, delle gambe e degli hippy di Pierre Cardin. Tuttavia, Giorgio Rosa, un ingegnere marginale dall’avvento di uno scienziato pazzo, non è riuscito a trovare il suo posto nella società italiana. Poi gli venne un’idea: perché non creare la sua isola? Divertente, insolito e adorabile, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose ti introdurrà in un periodo sconosciuto della storia italiana e ti travolgerà di nuovo di nostalgia fino alla fine degli anni ’60.
2. Il primo re (Matteo Rover, 2019)
Girato interamente in latino antico, “Il Primo Re” è un film storico con Alessio Lapis nei panni di Romolo e Alessandro Borghi delle serie “Suburra” e “Devils”, nei panni di Remus. In un ambiente che sembra ben diverso da Peplums per l’ispirazione romana, questo blockbuster lusinga la sua apparente autenticità e ti fa riscoprire il mito della fondazione della Città Eterna.
3. Le conseguenze dell’amore (Paolo Sorrentino, 2004)
“Le Conseguenze dell’Amore” è il film di Paolo Sarentino che più di tutti segna la nascita della sua celebre “Grande Bellezza”. Qui troviamo la sua poesia triste e introspettiva, così come questa dolorosa contemplazione, che non è priva di evocare il simbolismo della Caverna di Platone. Un uomo che vive una vita appartata, Titta di Girolamo, interpretato da Toni Servillo, volta le spalle all’ingresso della sua vita e dei suoi desideri, vedendo solo le ombre della realtà che giace dietro di lui, fino alla luce del giorno che si apre al la cameriera Sophia (Olivia Magnani). Se vi sono piaciuti “Il divo”, “Gioventù” e “Silvio e gli Altri”, o se volete conoscere la magia unica di Sorrentino, questo film è perfetto.
4 – Carol (nani Moretti, 2011)
Chi avrebbe mai pensato che un papa neoeletto avrebbe osato fuggire sotto il naso dei suoi seguaci a causa di una violenta crisi esistenziale. Tuttavia, questo è ciò che il cardinale Melville (Michelle Piccoli) ha scelto di fare in questa incredibile tragicommedia di Nani Moretti. Sebbene questo scenario sia perseguitato da una certa lentezza, si sta muovendo tutto in una volta, comicamente e improbabile. “Habemus Papam” è stato presentato al Festival di Cannes ed è anche una delle ultime proiezioni del compianto Michel Piccoli, scomparso nel maggio 2020.
5. Moglie e marito (Simon Godano, 2017)
“Moglie e marito” è una commedia all’italiana in tutto il suo splendore. Combinando romanticismo e commedia, questo film non brilla particolarmente per l’originalità della sceneggiatura del film basata su “famosi scambi di corpi”, di cui esistono un gran numero di copie, sia al cinema che in letteratura. Tuttavia, fornisce angoli di analisi molto interessanti per quanto riguarda le relazioni di genere, l’attribuzione di comportamenti descritti come “femminili” e “maschili”. Se questa commedia non ti fa ridere molto, almeno ti darà la possibilità di discutere …
6. La vita davanti a sé (Edoardo Ponti, 2020)
Ispirato al lavoro di Roman Gary, questo film diretto da Eduardo Ponti racconta la storia di Momo (Abrahama Gui), un giovane orfano di origine senegalese, ferito e ribelle, che non ha altra scelta che andare ad imparare la disciplina per un po ‘, con Madame Rosa (Sophia Loren), una prostituta ex ebrea. Questo è il terzo adattamento del libro di Gary, il primo di Moshe Mizrahi, con Simon Singoret nei panni di Madame Rosa. Se Sophia Loren e il giovane Ibrahim Gaye ci hanno stupito con le loro performance, l’elemento più emozionante della storia resta l’immagine che consiste nell’ignoranza delle giovani generazioni, riguardo alla storia del nazismo e ai danni che ha causato. Italia. In questi tempi in cui l’antisemitismo si esprime ancora una volta in maniera illimitata, questo film ci invita a riflettere sull’importanza del trasferimento della memoria.
7. Happy Lazarus (Alice Rohrwacher, 2018)
Appassionati di cinema indipendenti, “Lazaro Felice” tu! Un moderno racconto cristiano, “Lázaro Felice” racconta la nascita di un’improbabile amicizia tra Lázaro (Adriano Tardiolo), un giovane contadino, e Tancredi (Luca Chikofani) un nobile arrogante e fantasioso. Lazzaro è fondamentalmente buono e per natura. È l’incarnazione della gentilezza e della lealtà, tanto che spesso si avvicina allo stupido. Tuttavia, questo giovane allarmante e ingenuo vi invita a contemplare l’insensibilità e il disprezzo del mondo moderno nei confronti dei “piccoli”, come riassumono le terrificanti parole del marchese Alphonsina de Luna (Nicoletta Bracci): “Gli esseri umani sono come gli animali. loro libertà, e si renderanno conto che non sono altro che schiavi intrappolati. Nella loro miseria. Stanno soffrendo ora, ma non lo sanno. Mi sto approfittando di loro, si stanno approfittando di questo pover’uomo. reazione a catena che non può essere fermata.
“Analista. Creatore. Fanatico di zombi. Appassionato di viaggi. Esperto di cultura pop. Appassionato di alcol”.