Home Tecnologia 50.000 anni fa l’Australia era abitata da strane oche giganti

50.000 anni fa l’Australia era abitata da strane oche giganti

0
50.000 anni fa l’Australia era abitata da strane oche giganti

Dopo più di un secolo di ricerche, i paleontologi hanno finalmente scoperto il cranio di questo strano uccello gigante che visse 50.000 anni fa nell’Australia meridionale. Questa scoperta ha permesso di ricostruire un’immagine Geniornis newtoniano E mettilo nella stirpe delle oche attuali.

Era il 1893 che A PaleontologoPaleontologo È stato scoperto il fossile di questo strano uccello. Nell’Australia meridionale è stato scoperto uno scheletro quasi completo e la sua ricostruzione rivelerà le dimensioni imponenti dell’animale. La sua altezza è di due metri e il suo peso è stimato a 240 chilogrammi! La sua forma è simile a quella di un emù, ma è molto più grande. specifica Geniornis newtonianoSi dice che questo tipo di uccello incapace di volare vagasse per il continente australiano circa 50.000 anni fa. Quindi avrebbe incontrato i primi uomini arrivati ​​in questa zona.

Il cranio, elemento cruciale nella classificazione evolutiva

Tuttavia, è difficile posizionarlo correttamente geniornis nell’albero evolutivo e collegarlo, ad esempio, alle specie attuali. E per una buona ragione: CranioCranioche spesso è un elemento determinante che consente di associare quell’individuo a uno specifico lignaggio evolutivo, era in pessime condizioni.

Per più di un secolo, i paleontologi hanno cercato di trovare un teschio intatto Geniornis newtoniano. Alla fine, è stato un team di ricercatori della Flinders University a fare questa scoperta tanto attesa. Un nuovo scheletro, completo di cranio articolato in buone condizioni, è già stato scoperto nella zona del lago Kalabuna. piede Nella rivista Biologia storicaAlla fine, la scoperta rese possibile la comunicazione Geniornis newtoniano Al gruppo dei dromornitidi, collegandoli così alle moderne anatre, cigni e oche.

Bocchetta imponente per la frantumazione dei frutti di bosco

Sulla base di questi resti ScaviScavii ricercatori sono stati in grado di eseguire la ricostruzione DigitaleDigitale dell’animale, permettendoti di vederne l’aspetto.

La strana forma di beccobeccoche assomigliano alle oche ma sono molto più grandi, lo indica J newtoniano Si nutrono sicuramente di frutti di bosco, giovani germogli o anche di piante acquatiche.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here