La cucina italiana è tra le più apprezzate al mondo. Molti l’hanno adottato e rifiutato, a modo loro. Sulla pizza compaiono ingredienti mai usati prima dagli italiani, come l’ananas, la carne di manzo o l’uovo. Chiamate “hawaiane” o “indiane”, queste pizze sono ben lontane dalle tradizionali Calzone o Regina. Sono accettate queste novità sulla madre terra di Margherita? Per scoprirlo abbiamo chiesto allo chef italiano Toni Muzi. La sua parola chiave per le nostre domande? ” Vietato “. Il colore è annunciato: anche le piccole abitudini che riteniamo “italiane” corrette non lo sono. Eccoli.
Queste abitudini che fanno orrore agli italiani
Rompere la pasta prima della cottura
“Rompere gli spaghetti prima di metterli in acqua è vietato per noi (gli italiani)” avverte Toni Muzi prima di proseguire: “gli spaghetti sono fatti per essere lasciati interi nell’acqua durante la cottura, lasciamo che si stabilizzi ed è pronto. ” Non è quindi necessario utilizzare questo trucchetto per metterli in padella più velocemente. Cuocere la pasta è semplice, tanto vale prepararli a regola d’arte.
Tagliare la pasta nel piatto
Gli spaghetti sono la pasta meno conveniente da mangiare. Una volta nel piatto viene voglia di tagliarli eppure è “vietato”. Piccolo consiglio per gustare un piatto di spaghetti senza fatica e all’italiana: usatene un cucchiaio.
Forse avrete già notato che nei ristoranti può essere messo a disposizione un cucchiaio per chi ordina gli spaghetti. La ragione ? “Potremmo sporcarci facilmente, perché gli spaghetti possono schizzare il sugo ovunque, quindi sì, usiamo il cucchiaio con la forchetta, ci aiuta a tenere tutto sopra il piatto” spiega Toni.
Molti si sono già interrogati sulle origini di questa pratica eppure mangiare un piatto di spaghetti al cucchiaio è 100% italiano. Grazie al cucchiaio potrete ordinare gli spaghetti al primo appuntamento (chiedete al cameriere se non sono automaticamente presenti sul tavolo).
Metti l’ananas sulla pizza
La pizza all’ananas è di gran lunga la variante della pizza più dibattuta. Mettiamo fine alla suspense, la pizza all’ananas non è italiana.
Per quanto sorprendente possa sembrare, questa pizza, anche se chiamata “hawaiana”, è stata inventata nel 1962 da Sam Panopoulos, canadese di origine greca. Questo ex chef di un ristorante dell’Ontario avrebbe aggiunto l’ananas alla pizza al prosciutto “per ridere”.
Uno scherzo preso molto sul serio, visto che da allora molte pizzerie lo propongono. Un colpo di scena inaspettato che delizierà gli amanti del dolce/salato. Per gli italiani, invece, è tutta un’altra storia. Un “sacrilegio” risponde lo chef quando citiamo questa ricetta. Utilizzato per preparare la tradizionale pizza margherita e napoletana, nella pizza non trova posto l’ananas.
Preparare una carbonara a base di panna
Per molte persone la salsa alla carbonara viene preparata con panna e pancetta. Sicuramente questa ricetta è la versione semplificata per cucinare la pasta alla carbonara eppure non è quella giusta. Quando gli viene chiesto il suo parere, Toni corregge subito: “No no, la carbonara si prepara senza panna” prima di proseguire con la vera ricetta di questo sugo italiano: “abbiamo pecorino, parmigiano, tuorli d’acqua, acqua di cottura della pasta, pepe e tanto amore. .”
Pizza al salmone, l’eccezione “autorizzata”.
Sebbene la pizza al salmone non sia comune in Italia, è comunque vietata. Lo conferma lo chef Toni: “è vero che in Italia li facciamo poco, ma personalmente non sono contrario a mettere il salmone sulla pizza”. Da uno chef italiano, senza dubbio, puoi lodare i pregi della pizza al salmone in Italia.
Unico neo che lo chef attribuirebbe a questa ricetta: “la pizza al salmone si sposa malissimo con i formaggi tradizionali come la mozzarella”. Perché una pizza al salmone abbia il merito di esistere aggiungiamo “rucola e scorza di limone vanno benissimo, con una base di ricotta”. La consistenza della ricotta è leggera, a differenza della mozzarella che potrebbe camuffare i sapori del salmone.
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