La Difesa civile di Gaza ha annunciato martedì che un raid israeliano ha ucciso 21 persone in un campo per sfollati a ovest di Rafah, meno di due giorni dopo un raid simile che ha causato un grande shock nella comunità internazionale.
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Muhammad Al-Mughair, un funzionario della Difesa civile palestinese, ha dichiarato all’Agence France-Presse che 21 persone sono state martirizzate “nel raid di occupazione che ha preso di mira le tende degli sfollati a ovest di Rafah”.
Anche il Ministero della Sanità a Gaza, gestito da Hamas, ha confermato l’uccisione di “21 martiri” e ha descritto il raid come “un altro massacro”. Il Ministero ha identificato 64 persone ferite, di cui 10 gravemente ferite.
Da parte sua, il movimento palestinese ha indicato che un attacco israeliano ha causato “dozzine” di morti e feriti in questa zona.
In risposta alle domande dei giornalisti, l’esercito israeliano ha dichiarato di non avere informazioni su questo raid.
Domenica un attacco aereo contro un campo profughi a Rafah ha provocato un incendio e ucciso 45 persone, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, suscitando forti critiche da parte della comunità internazionale, in particolare degli Stati Uniti, alleati di Israele.
Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca ha affermato che la presidenza americana è stata “disturbata” da questo attacco, che ha ucciso “palestinesi innocenti”.
All’inizio di maggio, l’esercito israeliano ha lanciato un’operazione di terra su Rafah, nonostante l’opposizione della comunità internazionale. Testimoni oculari hanno riferito martedì all’Agence France-Presse che i carri armati erano stati schierati nel centro della città.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha dichiarato martedì che circa un milione di civili sono fuggiti da questa città situata all’estremità meridionale della Striscia di Gaza.