Nel 2023, 11 cardinali perderanno il diritto di partecipare a un conclave, a causa del loro 80esimo compleanno: 5 italiani, un ceco, un bengalese, un argentino, un coreano, un maliano e un peruviano. Salvo morte improvvisa, il numero dei cardinali dovrebbe essere portato a 114 membri. Ecco i cardinali che non saranno più elettori alla fine del 2023:
- Di base Angelo BagnascoArcivescovo di Genova dal 2006 al 2020, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana per due mandati quinquennali (2007-2017)
- Di base Domenico CalcagnoGià Presidente dell’Amministrazione per i Beni Culturali della Santa Sede (APSA) dal 2011 al 2018.
- Di base Domenico DucaEx Provincia Domenicana della Cecoslovacchia, Arcivescovo di Praga dal 2010 al 2022.
- cardinale italiano Crescenzio SepePresidente della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Arcivescovo di Napoli
- cardinale italiano Giuseppe VersaldiResponsabile della Prefettura degli Affari Economici (2011-2015) prima che questo organismo venisse assorbito dalla Segreteria dell’Economia, Governatore del Complesso Educativo Cattolico dal 2015 al 2022.
- cardinale italiano Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto, Arciprete della Basilica di San Pietro dal 2006 al 2021
- Cardinale del Bangladesh Patrick DrozarioMonaco della Congregazione della Santa Croce, Arcivescovo di Dhaka,
- Cardinale argentino Leonardo Sandrigià governatore della Direzione delle Chiese orientali dal 2007 al 2022
- Di base Andrew Yum Soo Jung (Corea del Sud), Arcivescovo di Seoul dal 2012 al 2021,
- Di base Giovanni Zerbo (Mali), Arcivescovo di Bamako
- Di base Juan Luis Cipriani Thorné (Perù), Arcivescovo di Lima
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